Barca a vela con i bambini e i cani ecco tutto quello che c’è da sapere
Viaggiare è un privilegio, farlo con i bambini e portarli alla scoperta del mondo lo è ancora di più.
Ogni famiglia ha una città del cuore in cui tornare più e più volte, la nostra è Barcellona.
L’ultima volta abbiamo voluto aggiungere una nuova esperienza e ampliare la conoscenza del territorio catalano. Abbiamo scelto di trascorrere 4 giorni in barca a vela con i bambini.
Barca a vela – Viaggiare in sicurezza, sopratutto in presenza di bambini
Ho avuto modo di parlarne con molti genitori e, passato l’entusiasmo dei primi 30 secondi, molti si sono detti preoccupati di affrontare un viaggio in barca a vela con i bambini. Non che noi siamo degli sprovveduti, anche a me e a Massimiliano sono venuti dei ragionevoli dubbi.
La paura si insinua dentro ognuno di noi quando arriva un bambino nella nostra vita e non ci lascia più finché avremo vita; sappiatelo. Si chiama essere genitori.
Arrivati a Badalona ci siamo trovati davanti a chilometri di spiaggia dorata, da una parte il mare, dall’altra ristoranti e bar. Nel complesso ho avuto la netta sensazione che Badalona abbia vissuto momenti migliori, ma noi eravamo lì per salire in barca e salpare nel mare della catalogna.
2. Protezione solare
Il sole in mezzo al mare ha un grado di rifrazione molto elevato, per cui è fondamentale avere una protezione non inferiore a 50. Controllate che protegga non soltanto dai raggi UVB ma anche da quelli UVA. I melanomi colpiscono in Italia oltre 12mila persone all’anno, per cui abbiate cura della pelle dei vostri figli e della vostra. No all’esposizione almeno dalle 12 alle 16.
3. L’ombra
In barca a vela è difficile avere delle adeguate zone d’ombra, per cui se la giornata è molto calda e stare sotto coperta diventa insopportabile, cerchiamo di creare ombra aprendo il tendalino. Verificate dunque che ci sia prima di partire o, in alternativa, che abbia quanto meno una soluzione efficace. A volte, ad esempio, ci sono dei teli molto grossi che si fanno passare sopra il boma, fissandoli poi con delle cimette alle draglie (il “parapetto” della barca). Le barche da charter comunque sono dotate di tutto quel che serve.
4. Precauzioni varie e abbigliamento
Verificate che la barca abbia una rete fissata lungo tutto il suo perimetro. In questo modo non c’è pericolo che i bambini più piccoli scivolino fuori dalla barca o, eventualmente, nemmeno i vostri amici a quattro zampe, se condividono con voi la vacanza. Comunque sia, in navigazione si indossa il giubbino salvagente.
L’abbigliamento? Beh, il solito. Non dimenticate cappellino, pantaloni lunghi, calze pesanti e un maglioncino con il k-way per il vento. Le scarpette, soprattutto per i più piccoli, sono determinanti per evitare fastidiosi incidenti alle dita dei piedi.
5. Bimbi piccoli
Se siete con bimbi che non camminano un piccolo box è quel che serve per lasciarli giocare serenamente e per far stare tranquilli voi nel caso doveste allontanarvi da loro, ad esempio durante un ormeggio. Procuratevi prima di partire un bel pezzo di gomma piuma, grosso a sufficienza che possa starci ad esempio anche dentro il box, in modo che possa eventualmente essere spostato in zone “più dure”, senza quindi il pericolo si faccia male.
6. Dormire
Molto comoda: un’amaca. Per voi o per i vostri figli sarà un piacere farsi cullare dalle onde, confidando magari in una leggera brezza rigenerante. Un vero toccasana. E in navigazione? Beh è chiaro che la barca a vela può inclinarsi, per cui se volete lasciare il vostro bambino in cabina a dormire, scegliete il box o eventualmente separate il materasso (i matrimoniali sono divisi in due) usandone una parte come divisorio bloccandola in qualche modo (magari con le borse). Aggiungete dei cuscini ai lati e il gioco è fatto. Per arieggiare, tenete aperti gli oblò. Verificate abbiano le zanzariere.
7. Giocare
Durante la navigazione coinvolgete i bambini nelle manovre (quelle ovviamente adeguate alla loro età), fateli sentire utili. Oppure raccontate loro delle storie, descrivete ciò che c’è attorno a voi o cosa scopriranno nella destinazione successiva. Quando scendete a terra raccogliete fiori, foglie, conchiglie che poi porterete a bordo per imparare a riconoscerle, facendogli fare il loro diario di viaggio. Oppure scegliete dei pesci da un libro per provare a riconoscerli in acqua, magari provando a pescare (attenzione però ai divieti e ai parchi naturali per favore). La fantasia in tutto questo, non pone limiti. E mi raccomando, a bordo non si corre!
Per i più piccoli, ma non solo loro, i gonfiabili sono sempre un’ottima soluzione, anche durante i bagni in mare. Un piccolo canotto riempito d’acqua ad esempio, assieme ai suoi giocattoli, sono un intrattenimento strategico. Se vi portate anche una borsa frigo rigida, usatela per fargli il bagnetto la sera. Vi garantisco un selfie di successo con il suo sorriso in primo piano.
Nulla di complicato come vedete. La barca è davvero per tutti. Con un po’ di fantasia e voglia di divertirsi assieme, sarà sicuramente una vacanza indimenticabile per voi e, soprattutto, per i vostri figli.