BAREFOOT il benessere parte dai piedi, vivere scalzi fa bene ad ogni età. Non so voi, ma io sono stata ripetutamente sgridata da bambina dai miei genitori proprio perché preferivo camminare scalza. E’ avevo ragione di farlo! l’Osteopata che segue Jarno dalla nascita, il Dr. Davide Baroncini del Centro Medico Baroncini, sostiene da sempre che i piccoli, sopratutto, devono poter imparare a camminare il più possibile a piedi scalzi e quando necessario, usare calzature “primi passi” affinché i piccoli imparino a trovare il proprio equilibrio con la natura e con se stessi.
il benessere parte dai piedi
Si trovano ai margini, ma non sono marginali, da loro a parte il benessere di tutto il corpo. Sono in piedi.
Si tratta di un distretto anatomico molto importante, sottoposto ad un carico continuo
Ci basta pensare che i nostri piedi, durante la camminata, mettono in moto 100 tendini, legamenti e muscoli, 26 ossa e 33 articolazioni, deve sopportare un grande sforzo, una pressione tre volte superiore al peso del nostro corpo. Direi che con tutto questo sforzo merito tutte le nostre attenzioni, non trovate?
Li poggiamo a terra migliaia di volte e sono sottoposti tutti giorni a stress biomeccanici: salire o scendere gradini, muoversi in fretta, affrontare percorsi lunghi, terreni diversi lo sport la postura, molto spesso sbagliata e in certi casi il carico del sovrappeso.
il ” BAREFOOT ” fa tendenza e non scandalizza più
Il 99% dei piedi, secondo uno studio decennale della New York State Podiatric Medical Association (nyspma.org) è perfetto alla nascita, poi l’8% mostra delle deformazioni a un anno, il 41% a cinque anni e l’80% a vent’anni.
Sono sicura che pensavate il contrario come me! Il motivo va ricercato nell’appoggio, non sempre corretto, di piede e caviglia. Il tipo di lavoro prevalente, la postura, il movimento e le scarpe indossate che li rendono sempre più ritratti e atrofizzati.
La funzionalità del piede, nel corso del tempo e con l’utilizzo di calzature più orientate alla moda e alle tendenze, ha contribuito ai cambiamenti di postura, costringendo l’intero arto a lavorare male.
Mentre lo scrivo mi rendo conto che la maggior parte dei miei soldi li ho spesso in scarpe dai tacchi vertiginosi, quando potevo risparmiare e beneficare di stare a piedi scalzi ! I tacchi però non sono gli unici ai quali dare certe responsabilità, pensate che anche le scarpe con gli ammortizzatori e quelle imbottite, stanno rendendo le nostre estremità inferiori sempre più deboli e soggette a lesioni.
Vivere scalzi il più possibile fa bene alla salute
Io ho sempre creduto che il piacere di indossare i tacchi fosse dovuto all’andatura più sensuale (meno paperotta di quando si calzano le ballerine) avere gambe slanciate, enfatizzare un abito lungo, invece studi psicologici – comportamentali, sostengono che: i tacchi alti sono un alto prezzo all’immaginazione e alla percezione di sé. Chi sceglie, infatti, le considera come un segno di forza perché innalzano e, nell’immaginario, l’altezza corrisponde al forte. mentre in natura vale esattamente il contrario, più sei vicino alla terra e più sei stabile e forte.
BAREFOOT lo sapevate che il piede umano è nato per camminare scalzo ?
Ebbene sì il piede umano è fatto per camminare scalzo. Lo sanno bene i sostenitori del barefoot, la camminata a piedi nudi, un’esperienza che negli ultimi anni ha conquistato un numero sempre maggiore di persone che corrono scalzi, fanno trekking, affrontano tracciati appositamente creati sull’erba, sulla sabbia, su sentieri ricoperti di aghi di pino, con sassi, con la presenza di tronchi d’albero; tutto questo per arrivare a sensibilizzare il piede e a stimolarne la percettività. Ma vivere scalzi non si può, o si.
” Barefoot ” camminare a piedi nudi? il benessere parte dai piedi esistono anche dei libri a riguardo
si chiama Andrea Bianchi ed è l’autore di diversi libri che affrontano questo argomento. Se volete iniziarvi al Barefoot potrebbe essere un buon punto di partenza leggere chi ne ha fatto un life mood, perché vivere scalzi fa bene ad ogni età.
stare a piedi nudi ecco chi può farlo e chi no
Il benessere parte dai piedi. Stare a piedi nudi è particolarmente indicato per i bambini, che hanno bisogno di sviluppare questa parte del corpo. Non a caso risulta per loro più naturale essere scalzi. Il piede nudo regala un senso di libertà e garantisce loro il contatto con l’ambiente che lo circonda e, favorendone l’esplorazione e la conoscenza. Camminare su terreni sconnessi e diversi permette ai piedi dei piccoli di ricevere informazioni su ciò che stanno calpestando, le sensazioni che vengono trasmesse alla corteccia cerebrale che, a sua volta, attiva i muscoli della gamba e del piede per adattarli al fondo. Stare scalzi può aiutare il piede, si sta crescendo in modo incerto, magari con la tendenza a diventare piatto, a conformarsi meglio.
Non ci sono controindicazioni neanche per gli adulti a patto che non ci siano patologie che da sovraccarico, tendenza alle ulcere per i pazienti diabetici, problemi osteoarticolari, come alluce valgo, dita a martello, artrite.
Per un piede sano invece, camminare scalzi può migliorane la microcircolazione, la postura, l’equilibrio, oltre a portare benefici da un punto di vista psicologico perché regala una indubbia sensazione di benessere soprattutto se lo si fa in un contesto naturale, come un tappeto d’erba in montagna.
Quindi togliti le scarpe e cammina un po’ in giro. I tuoi piedi ti ringrazieranno, così come le ginocchia, i fianchi e la colonna vertebrale!
consigli su come scegliere la scarpa giusta
NakeFit
Questa particolare suola di gomma che aderisce direttamente ai piedi per dare tutto il conforto della camminata a piedi nudi ma proteggendo la pelle da escoriazioni, funghi, schegge. vivere scalzi
Tacco alto
Le scarpe con un tacco sottile, che supera i 6 cm, sbilancia il peso del corpo in avanti in una posizione del tutto innaturale. Non dovrebbero essere indossate per più di tre ore di seguito. Il rischio è quello di danneggiare il tendine di Achille. Ad ogni passo il cuscinetto sotto il tallone assorbe l’impatto, con conseguenza sulle ginocchia, la schiena e il collo. Quindi meglio scegliere il tacco di una misura tra i 3 e i 5 cm. Se non si vuole rinunciare al tacco un buon compromesso potrebbe essere indossare scarpe con una base larga, tanto da consentire un corretto appoggio dell’intero piede. benessere parte dai piedi
il mio personale consiglio: Puntate su plateau che riduce il dislivello tra il calcagno e l’avampiede e si può indossare qualche ora in più.
Calzature piatte
Le ballerine flat sono definite da molte comode, per qualcuno addirittura eleganti (se indossate da Brigitte Bardot e da Audrey Hepburn aggiungo io) Ma portarle per lungo tempo e come camminare scalzi sul terreno molto rigido e può provocare tallonite e problemi alla colonna vertebrale, con conseguente mal di schiena. vivere scalzi
Stivali
Alzi la mano chi non li adora! Ia me piacciono di tutte le fogge, invernali ed estivi (perché no) ma studi dimostrano che: anche i più comodi comprimono le vene delle gambe e non andrebbero indossati se si sta fuori tutto il giorno.
Per quanto riguarda il materiale, le misure, la forma è meglio sceglierli in base alle proprie esigenze. Sarebbe meglio optare per cuoio, pelle, fibre naturali perché non ostacolino la traspirazione del piede, sarebbe meglio se anche la suola fosse in cuoio.
La forma più comoda, e adatta ad ogni tipo di piede, e quella con la punta rotonda. Le scarpe con le punte strette potrebbero limitare la flessibilità della parte anteriore del piede e della caviglia e creare problemi alle unghie dei nostri piedi.
Leggi il mio post su come curare i piedi e se hai voglia di fare uno scrub ai tuoi piedi e al tuo corpo con il caffè che hai in casa
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