Coronavirus, dall’intimo di lusso alle mascherine: Relaxsan converte la produzione

Coronavirus, dall’intimo di lusso alle mascherine: la Relaxsan converte la produzione

Mascherine, respiratori, camici, occhiali e guanti adesso ora sono le nostre priorità: dalle aziende di moda arrivano i soccorsi per noi, che presto potremmo uscire.  Le imprese convertono la loro produzione per l’emergenza coronavirus. 

In prima linea contro il COVID-19. In tutta Italia si moltiplicano le aziende che decidono di riconvertire la loro produzione per fornire elementi necessari a sostegno alla lotta contro il virus, come la nota azienda Made in Italy Ralaxsan produttrice di Yaluronica,

sono sempre di più le imprese impegnate a produrre dispositivi per la protezione individuale e prevenire il contagio da coronavirus.  

mascherine contro il Corona virus

Mascherine, camici, guanti, calze e occhiali a uso sanitario, ma anche mascherine non chirurgiche e gel disinfettanti. La necessità del momento ha portato le aziende alla conversione della loro usuale produzione, cambiando o adattando i macchinari e rivedendo la logistica.

È forse tempo di poter uscire, ma questo non significa abbassare la guardia. Con i dovuti riguardi e rispettando le distanze, potemmo tornare a fare Jogging nei parchi. ma indossare la mascherina sarà imprescindibile e chi non la indossa potrebbe incorrere in sanzioni.

La Relaxsan converte e produce mascherine per adulti e bambini 

È tempo che, chi può, faccia. Questo è il messaggio che ha lanciato Relaxsan. In un momento dove, le mascherine vengono a mancare e la necessità di averne in famiglia è alta, Relaxsan vende mascherine per adulti e bambini . Il tessuto usato per produrre  Mascherine Filtranti Protettive Viso Bocca Naso Lavabili Riutilizzabili Assorbenti in tessuto Batteriostatico. 

Morbide e patriottiche, grazie ai due elastici laterali che, con la mascherina bianca al cento, compongono la bandiera Italiana.

Il Gruppo Relaxsan ha pensato anche ai più piccoli, che non dovranno vedersi costretti ad utilizzare mascherine non adatte al loro viso, di dimensioni notevolmente più piccole.  I più piccoli già dovranno fare i conti con  un dispositivo di cui non capisco l’utilità, evitiamo almeno di farli sentire minor disagio facendogli indossare mascherine contro il Coronavirus per bambini.

Quanto costano le mascherine lavabili contro il Coronavirus Relaxsan

    • IL PREZZO PUBBLICATO SI RIFERISCE A 5 MASCHERINE (1 SET 5 PEZZI)
    • Mascherine Filtranti [set 5 pezzi] protettive naso / bocca in doppio tessuto batteriostatico
    • Taglia unica per adulti € 14,95 
    • Taglia unica per bambini € 13,95 
    • RIUTILIZZABILI – Lavabili e sterilizzabili in acqua bollente – Con tasca tra i due strati per poter inserire a piacimento ulteriori strati di tessuto o altri materiali (ad esempio carta da forno) per aumentare l’effetto protettivo
    • Alto potere assorbente – Con punto in rilievo per aumentarne lo spessore e la capacita assorbente, creando camere d’aria per una migliore ventilazione
    • Adatte per l’uso quotidiano della popolazione civile rispettando le distanze di sicurezza anti-contagio. NON CHIRURGICHE, non DPI, non sottoposte a direttiva CE, non adatte all’uso ospedaliero e non adatte per persone in contatto con persone contagiate
    • Prodotto 100% Made in Italy ed in modalità provvisoria per poter fare fronte all’attuale urgenza sanitaria – OGNI CONFEZIONE CONTIENE 5 MASCHERINE 

 

I grandi marchi della moda a favore della lotta contro il Coronavirus

Gucci – Prada

Gucci e Prada hanno risposto all’appello della regione Toscana con la produzione di  mascherine chirurgiche e camici che sono stati donati alle autorità competenti.

All’appello della Regione hanno aderito anche Fendi, Scervino, Ferragamo, Celine, Serapian con pelletteria, Richemont e Valentino. 

Armani

Il Gruppo Armani ha convertito tutti i suoi stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il Coronavirus.

Gruppo Miroglio

Anche il gruppo Miroglio, storica azienda italiana, produttrice di capi  d’abbigliamento ha scelto di riconvertire la sua produzione industriale, producendo mascherine chirurgiche in cotone idrorepellente ed elastan, lavabili e riutilizzabili una decina di volte.

Gruppo Calzedonia

Il Gruppo Calzedonia ha riconvertito alcuni dei propri stabilimenti alla produzione di mascherine e camici. Un’operazione fortemente voluta dal Presidente Sandro Veronesi.

Gruppo Lvmh

Il gigante del lusso ha annunciato un mese fa, la donazione di 40 milioni di mascherine chirurgiche agli ospedali francesi.

Gruppo Zegna

Il Gruppo Zegna,  ha avviato la produzione di 280.000 camici protettivi per il personale medico e ospedaliero.

Les Copains

Il brand bolognese Les Copains ha prodotto mascherine con la funzione di proteggere da liquidi ed impediscono a chi le indossa di toccarsi anche involontariamente bocca e naso.

Natuzzi

Natuzzi, ha avviato la produzione di mascherine chirurgiche. Un dispositivo medico efficace per il contenimento del virus, caratterizzato da una capacità di filtraggio dei batteri del 99,7% e da un’ottima traspirabilità.

Safilo

Safilo ha riconvertito la produzione industriale per produrre e fornire maschere di protezione e visiere facciali ad alcuni ospedali italiani.

Ermanno Scervino

La Maison ha convertito una parte della sua produzione per realizzare mascherine da donare agli ospedali di tutta Italia, a tutto beneficio di medici e infermieri in prima linea nella lotta alla Covid-19.

Ventilatori polmonari da FCA

I colossi del settore auto Fca e Ferrari, insieme a Marelli metteranno i loro impianti emiliani a disposizione per la produzione di nuovi respiratori polmonari necessari per i pazienti nelle terapie intensive, strategia intrapresa nei giorni scorsi anche da General Motors e Ford e ventilata anche da Tesla negli Stati Uniti.

Nardini Grappa

Nardini, antica distilleria italiana, ha deciso di convertire, realizzare e donare  una soluzione igienizzante a base di alcol etilico.

Arexons

Arexons, azienda italiana leader nei prodotti per la cura dell’auto, ha convertito e prodotto detergente Igienizzante, un prodotto specificatamente studiato per questa emergenza e in linea con quanto raccomandato dall’Istituto Superiore di Sanità.

In Francia il gruppo LVHM (tra i brand ci sono Dior, Guerlain, Givenchy, Kenzo e Acqua di Parma) ha annunciato che le sue linee produttive della profumeria saranno convertite per fornire gratuitamente grandi quantità di gel disinfettante alle autorità sanitarie. 

Anche Bulgari ha anche deciso di produrre insieme al suo storico partner di fragranze, ICR (Industrie Cosmetiche Riunite, Lodi), diverse centinaia di migliaia di flaconi di gel disinfettante per le mani da fornire in via prioritaria a tutte le strutture mediche.

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