…ovvero una sfortunata serie di eventi.
Confesso che ho visto la Serie FORTITUDE perché sapevo della presenza di Stanley Tucci nel cast. Attore che considero tra i migliori della sua generazione. Capace di passare da toni drammatici a toni più leggeri tipici della commedia, con grande naturalezza e facilità (in famiglia lo adoriamo fin dai tempi del Diavolo veste Prada, ma come non ricordarlo ballerino in Shall we dance?). Purtroppo non è bastato!
QUANTI PERSONAGGI!
La serie inizia anche bene. Proponendo dalla prima puntata un misterioso quanto brutale omicidio, un variegato cast di personaggi, tresche piu’ o meno clandestine, un enigmatico sceriffo ed una stralunata governatrice. Via via nel proseguio troviamo una dottoressa per nulla empatica, un maestro di scuola sinistro e la sua compagna da “ingrassare”, qualche spiantato in cerca del colpo della vita, scienziati scambisti e scienziati violentatori, vecchi fotografi in punto di morte, poliziotti azzoppati, bambini malati, avidi russi, ex soldati fedifraghi, orsi bianchi affamati e Mammuth preistorici.
La cittadina stessa, la FORTITUDE del titolo (nella finzione sulle Isole Svalbard, Norvegia), che suona come Fortezza ma anche come solitudine (Superman non c’entra però…), è a tutti gli effetti un altro personaggio. Con le sue ambientazioni artiche ed estreme, i paesaggi bianchi accecanti, e l’immenso ghiacciaio con i suoi millenari segreti, partecipa attivamente alla trama che, come al solito, lascio svelare a Wikipedia.
Intrigante anche lo stile di narrazione. I fatti vengono mostrati quando servono alla storia e non in sequenza temporale. Insomma le premesse erano buone ma, alla fine, tutto l’insieme non funziona. Sembra, appunto, che le cose capitano un pò per caso, un pò per sfortuna, un pò come inevitabili e molte in modo stupido e senza senso. Ci sono difetti anche nella regia e nel montaggio. Com’è possibile che per andare da FORTITUDE al ghiacciaio ci voglia quasi un giorno ma per il percorso inverso basta un ora ?
CHE PECCATO!
Ma è la narrazione in se che non regge il peso di se stessa. L’ambizione di voler presentare situazioni ardite (troppe viscere in vista), la ricerca del colpo di scena quasi ad ogni puntata, insomma la troppa carne al fuoco, fa soffocare il fuoco stesso. Si resta quindi con tanto fumo e una serie di “ma perché?”. Purtroppo quindi la bravura di Tucci, ed in fondo in fondo anche degli altri attori (a me sconosciuti comunque), rimane invischiata in questo pantano. Il che lascia ulteriore amaro in bocca.
Ne faranno una seconda stagione, tra l’altro con Dennis Quaid, altro attore che apprezzo moltissimo fin dai tempi di Salto nel buio (son pur sempre un Nerd, no?); speriamo che sia meglio….. nell’attesa i miei voti:
Concept iniziale: Voto 7
Trama: Voto 5
Interpreti : Voto 6.5
Confezione: Voto 5
Visto su SKY ATLANTIC
Alla prossima