STRANGER THINGS 2 – Bentornati a «SOTTOSOPRA»

Con la seconda Stagione STRANGER THINGS conferma quanto di buon fatto nella prima, portando a compimento la storia dei 4 novelli GOONIES impegnati a fermare l’invasione del nostro mondo da parte di un Demone di un’altra dimensione. Come dire: cosa c’è di piu’ NERD di questo nel panorama televisivo odierno? Come sempre non voglio svelare la trama (ho detto anche troppo), QUI trovate qualche dettaglio. Ma dico perché a me è piaciuto tanto.

 

STRANGER THINGS

NOSTALGIA CANAGLIA

Innanzitutto l’effetto nostalgia. La storia è ambientata nel 1984 e i protagonisti sono 4 ragazzini di 12 anni circa (proprio la mia età in quell’anno). Salta subito all’occhio la somiglianza con il mitico film di Richard Donner del ’85 ma anche la vicinanza ad E.T. l’Extraterrestre di 3 anni prima. Entrambi i film nati da un soggetto di Spielberg (per il secondo firmo’ anche la regia, con la relativa pioggia di Oscar). I 4 eroi si muovono infatti in bicicletta (tipo la mia Saltafoss), si ritrovano in Sala Giochi Arcade (quante 100 lire che ho “bruciato”) oppure in casa a giocare a Dungeons&Dragons (i giochi di ruolo pero’ non mi son mai piaciuti). Tutto in pieno anni 80 dunque !

Qui poi i fratelli Duffer (ideatori, produttori e spesso registi) aggiungono laboratori governativi segreti, che cercano di sfruttare giovani dotati (X-Men siete Voi?), e un invasione della nostra realtà da parte di strani mostri capeggiati da un Demone che si impossessa di Will (uno dei 4 moschettieri). E qui le citazioni si sprecano.

STRANGER THINGS – Questione di stile

La ricostruzione dell’ambientazione è precisa e maniacale. La placida cittadina di Hawkins, dove si svolge la storia, è percorsa da Ford e Corvette del periodo. I vestiti sono quelli sgargianti ed improponibili che si portavano allora, compresi i Jeans a “collo alto” con mega risvolto e caviglia con bianco calzino a vista (ma hai l’acqua alta in casa? Sigh!). Tra i giocattoli che si intravedono primeggiano quelli di Star Wars della Kenner, mentre i nostri comunicano con enormi Walkie-Talkie (avrei dato un braccio per averne uno!). Come ogni buon teen-movie non mancano i bulli e le ragazze sono il mistero piu’ arcano.

Tutto riprodotto fedelmente e che ben si fonde con la storia. Ottimi i cambi di scena con l’uso sapiente di canzoni dell’epoca a sottolineare il feeeling del momento (gioioso o da thriller) con stacchi e fusioni. Ogni puntata termina con il cliffhanger e spesso l’episodio successivo narra quanto accaduto in parallelo acuendo la curiosità di sapere come verrà risolto quanto lasciato in sospeso in precedenza.

PERSONAGGI ed INTERPRETI

La “rediviva” Winona Ryder (mamma stralunata di Will) figura come protagonista e devo dire che si è ben calata in questa parte, rinverdendo i lontani fasti della sua carriera. Ma è David Harbour nella parte del Capo della Polizia Jim Hopper il mio preferito. Ottimo “padre” della comunità cittadina, quanto sfortunato nella sua personale famiglia. Dedito agli altri, pronto sempre a sacrificarsi e a fare la cosa giusta. Non ha nulla da perdere ma non ha paura di nulla, a parte il colesterolo forse. I 4 ragazzi sono Mike, Will, Lucas e Dustin (rispettivamente Finn Wolfhard, Noah Schnapp, Caleb McLaughlin e Gaten Matarazzo) e rappresentano l’impavido capo del Gruppo, lo sfortunato posseduto, il coraggioso cavaliere e il giullare (piu’ sfigato nel gruppo di sfigati).

Nella seconda Stagione poi l’evoluzione di Steve Harrington (Joe Keery) che da popolare spaccone, fidanzato della sorella di Mike, diventa eroico protettore dei ragazzi (mentore di Dustin sull’uso della lacca) con tanto di mazza chiodata. Oltre all’introduzione di Maxime (Sadie Sink), per tutti Max, che si aggiunge al quartetto e del suo fratellastro Billy (Dacre Montgomery) tanto odioso quanto ridicolo con i suoi insulsi baffetti.

STRANGER THINGS

UNDICI su tutti

Ma è Jane (Millie Bobby Brown) il personaggio piu’ forte e che resterà piu’ a lungo nella mia memoria. Scappata dal laboratorio segreto di cui sopra. Allevata come una cavia, quindi con limitata cognizione del modo reale. Marchiata come nei Lager nazisti (0011, da cui il nome, declinato in UNDI dai ragazzi). Ingenua quanto adorabile. Si innamora, ricambiata, di Mike in modo tenero quanto solo una adolescente possa provare. Insomma una bambolina di porcellana ma che nel pericolo si trasforma in una guerriera psionica che neanche la Psylocke degli X-Men! Nella seconda Stagione poi subisce una piccola evoluzione vestendosi e truccandosi come una Punk degna di MTV (parole del Capo Hopper).

STRANGER THINGS ad Halloween

La prova che STRANGER THINGS faccia ormai parte del nostro immaginario collettivo si è avuta proprio nella recente Halloween. Infatti, anche perché le prime due puntate si svolgono proprio durante la festa pagana (con citazione di GHOSTBUSTERS) , i protagonisti sono stati il tema dell’anno. Se avete fatto un giro su INSTAGRAM e FACEBOOK a fine Ottobre, avrete infatti notato quanti costumi dei ragazzi americani si sono ispirati a UNDICI, ai 4 ragazzi, allo sceriffo, ma anche e soprattutto, ai demogorgoni. Se non addirittura al muro della casa di Will con le lettere luminose!

STRANGER THINGS

STRANGER THINGS ATTO III ?

Secondo me la storia finisce qui. Nel finale si intravede ancora la dimensione parallela (Il SOTTOSOPRA come lo chiamano i ragazzi) ma potrebbe essere solo per ricordare che esiste ma che non ci minaccia piu’. Ma bisogna riconoscere l’enorme potenziale di UNDICI e quindi forse la si puo’ sfruttare ancora…?

Alla prossima

Visto su NETFLIX

I miei Voti sulle prime 2 stagioni

Concept iniziale: Voto 8

Trama: Voto 7.5

Interpreti : Voto 8.5

Confezione: Voto 8

 

Massimiliano Morari

Nerd incallito. Colleziono FUMETTI di SuperEroi e FUMETTI legati al mondo di Star Wars. Colleziono anche Statue e Action Figures. Amante del Cinema con una predilezione per il genere SCI-FI ma non disdegno altri generi se il film è fatto bene e con grandi interpreti. Negli ultimi anni mi son fatto prendere anche io dalle SERIE TV che stanno diventando sempre piu' curate. Apprezzo il buon cibo, sia che venga preparato da uno Chef stellato che da un appassionato cuoco.

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